Scritto da: Silvia

Un'amicizia costretta a finire


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...dopo Emma giunge dalla nostra piccola Maria: "Maria vieni a giocare con me?" Mia cara Emma, forse adesso ti darò la notizia più brutta che tu abbia mai ricevuto: "Emma mi dispiace, non posso più giocare con te. I miei genitori me lo hanno impedito, perché io non devo stare con bambini che non sono come me e tu non lo sei." Gli occhi della mia piccola amica iniziano a riempirsi di lacrime: "Dunque io sono diversa? Perché esiste tutto questo?" "Non lo so... se un giorno lo capirò, ti prometto che verrò da te, ovunque tu sia e te lo spiegherò! Ma ora va via da qui, non voglio vederti mai più e non voglio continuare a piangere per te." Emma mi guarda sempre più incredula e corre via. Miei cari mamma e papà o forse dovrei dire sovrani d'Inghilterra, la vostra "bambina" si è comportata da donna, siete contenti? Adesso non sa più giocare. A te cara Emma dico solo, gioca più che puoi e, se puoi, perdona la tua Maria.
Composto mercoledì 4 luglio 2012

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    Scritto da: Silvia
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    È un racconto per bambini con un duplice scopo, farli avvicinare alla storia e far capire loro le differenze sociali.

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