Pantaloni corti
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...che sono i grandi, la finestrella era piccola, ma io mi ero stretto, con le braccia chiuse conserte da farmi male e son passato e scappato da quella puzza, dal calamaio e dalla bacchetta.
Mi son calato dalla finestra rovinandomi un po' le ginocchia, se avessi avuto i pantaloni lunghi non mi sarei graffiato così, ma ora son libero di volare via e sognare la mia Pantera Bionda che ho rubato dal banco di uno di Quinta.
Ora son libero di far giocare la mia mente e capire cosa sta succedendo dentro i miei pantaloni corti con le pezze nel culo.
E scappo.
Mio padre era morto due inverni fa, ora son qui a cercare mozziconi di sigarette gettate dai marinai che vanno in cerca delle donne in Via Prè.
Raccolgo gli scarti del loro fumo veloce.
Veloce, per non perdere tempo della marchetta di donne poco lavate, che ho intravisto di corsa nei loro portoni, per poi chiudersi dietro gli sguardi di noi piccoli occhi curiosi.
Raccolgo, smonto quei mozziconi e faccio nuove cataste di marcio tabacco.
Puzza, ma va bene da rivendere per nuovi marinai che passan di lì prima di gettare gli umori tra gridi veloci dietro ... [segue »]
Composto lunedì 30 novembre 2009
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