Ed Io che credevo d'esser morta Io, invece, sei morto tu. È stato un suicidio, perdendomi ti sei perso, precipitando in fondo, in fondo. Io col mio lutto sono andata avanti. Non dimentico un anniversario, una ricorrenza, un evento, la data che ha sancito l'inizio, scivolando lentamente, inesorabilmente verso la fine. Ho amato un altro te, come se avessi un altro nome, un'altra voce e perfino un altro volto; io ho amato quell'altro, non questo sconosciuto tornato a nuova vita per via di una reincarnazione mistica. Sono stata per te il ritorno ad un'innocenza che non ti apparteneva, il tentativo di dissacrare il passato e profetizzare un nuovo futuro, potevo essere il tuo riscatto, ma ci sono uomini che non vogliono essere salvati e non vedono mai l'azzurro del cielo, ma solo il passare delle meteore che scelgono per un po', dal bagliore fugace e la scia che segna l'abbandono e la solitudine.
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