Eravamo diventati i marinai del vento, non sapevamo da dove veniamo e dove eravamo destinati, riconoscevamo a mala pena i nostri volti ricoperti di dubbi e speranze. Non sapevamo nulla del mondo, le nostre domande alle vite che incontravamo si erano ricoperte di polvere, non conoscevamo le possibilità, non sapevamo di cosa nutrirci e se mai avremmo trovato un posto comodo per noi stessi; ma era questo a renderci liberi, se forse avessimo saputo tutto di tutto e fossimo stati decisi nello stesso modo in cui gli scogli rispondono alle immense onde di lamento del mare avremmo seguito gli schemi di chi ha un libretto di istruzioni per ogni cosa.
Composto domenica 6 gennaio 2013
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