Rimase sola... Legata al collo un ancora di bronzo. Il peso finì per trascinarla nel fondale. Scuro. I pesci curiosavano quella discesa, con i loro occhi lessi. I desideri erano scivolati come il suo corpo. C'era una ragazza bellissima. Una sirena principessa. Ma solo scogli nella sua vita. Era così strano tutto, ma neanche il sonno aveva la ragione d'ammoniaca. Le sue feste cancerogene, malsane e boccheggianti. Non vi era più ossigeno intorno a lei, arsenico attraente. L'anima, lentamente, abbandonava quella tossica persona. Forse, gli amici, dettarono una preghiera. Lo spirito fluttuava verso il cielo come uno scialle lasciato volare nel vento del mare. Il corpo, un panno bianco, con pennellate viola. Le ciglia chiuse come piccoli coltelli sul viso e senza correre o volare, e la tua mente, ancora viva, disegna con un dito su uno scoglio, un sepolcro, attendendo l'onda del mare che cancella l'immagine e si porti via il dito.
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