concedi di più
Sperduta e confusa senza capacità di credere più a nulla, a favole come l'amore eterno. Niente dura e tutto si consuma e logora, complice il destino talvolta provvido di promesse ma avaro poi di concessioni, dove i doni ricevuti e il piacere appagante sono solo inganni. Non esiste nulla di più concreto della fine della vita. E quando la malinconia affonda, come lama di coltello si contorce nelle ferite croniche dell'anima. Ma non c'è tempo per rendersi conto della beffa cui siamo costretti sin dalla nascita che già si affaccia il baratro di quello che non sappiamo neppure cosa sarà. È questo ciò che Dio ha concesso a noi comuni mortali?
Composto martedì 23 luglio 2013
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