L'ordine dà pace. L'esecuzione ritmica e ripetitiva di alcuni movimenti, ci aiuta ad ancorare una piccola parte della nostra mente a quella attività, più o meno ludica o utile, e il resto del nostro pensiero si allontana prima lentamente, poi correndo, poi spicca il volo e si separa dalla pesantezza della materialità, dalle ancore dei pensieri obbligati, dall'ansia, dalle paure e dalle mille previsioni tragiche che ne derivano. Dall'alto, tutto si ridimensiona, dall'alto i momenti della nostra vita diventano piccole piastrelle colorate, pezzetti di mosaico da comporre lasciando tra uno e l'altro quella via di fuga che sempre serve a dimenticare qualcosa, ad aggiungere un momento, a lasciar scivolare via con una finta voluta distrazione ciò che in realtà non ci vorremmo portare addosso, chi in realtà non ci vogliamo portare nel cuore. Si respira: in fondo è tutto così semplice e facile, da vicino sembrava un garbuglio di emozioni incolori, un nodo di grigie catene rumorose, un pozzo buio di pietra umida. Da qui, dal cielo, da queste corsie di nuvole bianche e luci di sole, quella stessa vita è un posto meraviglioso e gli amici sono più vicini, basta fare un salto ed ecco superate le montagne, i ... [segue »]