E lo senti sulla pelle, quel dolore distante, quell'inquietudine impaurita che il mondo decada, che all'improvviso arrivi una folata di vento che spazzi tutto via, ogni traguardo o certezza, ogni sogno e nuova brezza, ogni affetto e bellezza... ma essa arriva, arriva sebbene tu non voglia, e ogni luce si spegne nel tuo universo interiore facendoti barcollare, aggrappare inutilmente, cadere. Scivolare, precipitare senza fine. Ma quel ricordo non ti abbandonerà mai, stanne certo, non sparirà mai dalla tua pellicola mentale inceppata sulla stessa scena di gloria che si ripete e si ripete ancora ancora mantenendoti, alimentando la tua essenza sognatrice, la tua speranza che non verrà valicata da nessun terrore o nessuna caduta, non verrà sbiadita se non per l'attimo che servirà a farti ripartire, servirà a farti raccogliere la tua linfa vitale, la tua luce crescente... come una magia, un'incantesimo di pura follia, nella memoria del tuo grande ricordo, una frazione di secondo prima che il bordo del burrone si sgretoli, portando con se ogni povera e umana autosegregazione, in questo mondo a testa in giù nel quale la tua ricreata energia verrà illuminata dal riflettore guarito dal male che nulla potrà contro la tua passione, la tua criniera folta e lucente da leone.
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