Sta terminando un altro cammino. Un anno. E un altro ne ricomincia. Quasi senza accorgersene. Inutile e banale, fare l'enumerazione dei momenti passati. Felici oppure no. Passati. Che importa. Forse è meglio lasciare le cose al proprio posto. Per non scuotere di dosso la propria vita. Per ricordarmi che lei passa, ed il bagaglio delle emozioni ci scivola sopra. I miei sbagli e l'ingratitudine ricevuta. Ma se mi rivolgo a me stesso e al passato così malinconico, fatto di momenti bui e solitari, di esaltazioni e di sofferenze... fuggirei subito dal sentimento che apre la mia porta. Forse tutta la mia razionalità, così innamorata dell'ovvio, mi porterebbe fuori strada, per girovagare su disprezzate strade. Ma nulla è mio, come lo è il mondo dentro al mio cuore. Che non capisco, che non amo. Ma mio. Che spalanco nelle mie parole. E rileggendole, mi sorridono e mi inteneriscono. E mi riscaldano. Joe martini.
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