Vorrei scegliere di amarti e non esserne costretta. Vorrei far due passi quand'è sera e vedere riflessa sul marciapiede l'ombra di un albero e non la tua. Vorrei poter lavorare e dare risposte alla società e non difendermi dalle tue continue prevaricazioni. Vorrei aprire la porta e trovarti a casa ad attendermi con un sorriso e non entrare con il cuore in gola pregando che tu non sia troppo nervoso. Vorrei poter sorridere e condividere la mia gioia con te e non soffocare quei pochi attimi che provano a non far morire la mia anima. Vorrei poter far scendere quella lacrima che sgorga dritta dal cuore e non nascondermi il volto per non essere derisa. Mi piacerebbe che un giorno l'umiliazione cambiasse direzione di marcia, bussasse alla tua porta e ti costringesse a vedere i fotogrammi di quelle esistenze devastate dal freddo narcisismo e dalla violenza cosciente. Un volto, tanti volti sfigurati da mani forti, da acidi mortali e da parole dette a bassa voce e così dannatamente sottili da insinuarsi come tarlo nel profondo... Vorrei veder nascere una nuova coscienza, vorrei scegliere, vorrei essere libera di sorridere vorrei che tu amassi il rispetto quanto lo amo io.
Composto domenica 23 febbraio 2014
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