Avevo cercato vernice rossa artigiana per imbrattare i muri con le scritte ottimiste, ma erano pronte da tempo le contromisure. La mia ottusa ideologia mi aveva impedito di vedere che avevano abbattuto i muri e definito i pennelli armi atte ad offendere. Chiunque ne fosse stato trovato in possesso senza un regolare permesso sarebbe stato passato per le armi. Cioè per i pennelli. Non era passato il referendum per l'abolizione della schiavitù dei pensieri. Avevano votato solo gli schiavi. La padrona dei padroni aveva il viso velato ed il corpo nudo. Ringraziava e commossa lanciava lacrime a tutti. Avrebbe mantenuto la promessa fatta per farsi eleggere, ma solo in parte. Si sarebbe concessa, si, ma non al più buono ma al più furbo. Io nuotavo nel mio immenso barattolo di vernice rossa ed aspettavo di immergermi nella nuova repubblica, ed affogarci.
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