Mi chiamo Giuly sono una donna minuta capelli lunghi e occhi castani, ho trascorso un breve periodo di vacanza in un paesino di montagna a ridosso di un magnifico ruscello, Miky è un ragazzo trentenne spalle larghe e fisico asciutto che lavora nella fattoria di Rachele, a due passi dalla mia abitazione; ogni mattina lo incontravo alla panetteria della piccola piazza, non mi ha mai rivolto la parola tranne una volta, che il cagnolino di Rachele non si trovava e mi venne a chiedere se lo avevo visto, dissi di no, mi chiese scusa e mi sorrise, da quel momento il cuore me lo ritrovai esattamente nel posto dove doveva essere e cioè in gola; Miky divenne la costante dei miei sogni. Ora a distanza di 10 anni, ritornando in quei luoghi, mi assale la nostalgia di quegli occhi e di quel sorriso; ho sempre pensato che con quelle braccia e quelle spalle cosi larghe, sapeva sicuramente abbracciare bene. È incredibile e fuori logica quanto e quale danno può fare un semplice sorriso e quanto possa mancarti qualcuno, anche se non ti ha mai toccata.
Commenti