La Fontana di piazza S. Pietro
Non è famosa, non te la ricordi nemmeno, sembra messa lì a caso, decentrata, ma la ricordo e la ritrovo sempre volentieri.
Di pietra, animata dall'acqua cantante che ti offre e dalla vita di chi cerca vita dalla sua acqua.
Se ti fermi ad osservarla, la vedi bagnata, fresca ed invitante.
E lei si dà al ciclista che, sudato, appoggiata la bicicletta lì vicino, si ristora,
si dà al ragazzo saltellante che beve della sua acqua per placare la sua sete,
si dà alle due suorine che, raccolte le vesti lunghe con una mano per non bagnarle e con l'altra il velo, fanno esercizio di equilibrio per accostare la loro bocca alla sua acqua,
si dà al signore che si accosta con compunzione come se anche questo fosse un rito della sua vita,
si dà al bambino che ha sete e che è costretto a bere della sua acqua con il bicchiere che la mamma previdente gli allunga quando lui non vorrebbe solo bere, ma addirittura tuffarsi in quell'acqua. Le madri, prese dal ruolo di madri, dimenticano a volte che sono state bambine anche loro.
Starei ore lì a guardare tutti quelli che l'avvicinano.
E lei, la fontana non è invidiosa dell'altra fontana grande, quella più famosa situata nella piazza, quella a due piani, molto fotografata, simbolo quasi della piazza.
Lei si accontenta di darsi!
dal libro "La Non Margherita - Pennellate e Piccole Storie" di Filomena Di Fazio
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