La lettera
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...girato la testa e mi hai guardato. Dio quegli occhi, quell'espressione. C'è tutto l'amore del mondo in quegli occhi. In quel faccione barbuto è concentrata tutta la gioia di questo vecchio mondo. Anche gli altri lo notano, sai? Ieri, ad esempio, al parco, ho visto la gente che ci guardava quando eravamo sdraiati sull'erba a giocare. Alcuni sembravano affascinati come se vedessero l'amore nella sua forma più nobile, lo spettacolo più bello dell'universo. Credo che solo chi l'abbia provato almeno una volta nella sua vita possa godere di tanto piacere. Altri erano infastiditi. Chissà, forse ricordava loro quello che non sono stati in grado di raggiungere; mi è dispiaciuto per loro.
L'avevi capito, vero? Ieri sera avevi capito cosa stava per accadere. L'hai capito e l'hai fermato con l'unica arma che hai a disposizione, l'amore! Tesoro, amore mio, certe cose non si possono fermare. Puoi magari rimandarle di un po', ma poi ritornano, come le comete, come le stagioni. Arriva sempre quel momento. Che senso ha aspettare. Diciamocelo subito, credimi è meglio così! Tu lo sai già e io lo devo solo dire, così toglieremo il velo che mostra solo ombre e sospetti, che non rende giustizia. La verità, la verità nei suoi colori vivi e netti, nella sua forma reale.
Allora!
Hai schizzato di nuovo tutto il divano di pipì! Ti avevo già avvertito con l'ultima lettera. Adesso basta! Giovedì dopo la toelettatura ti porto dal veterinario e ti faccio castrare, così risolviamo il problema una volta per tutte!
Con affetto,
Carla.
Composto lunedì 1 febbraio 2016
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