Alla ricerca del cuore d'Ivonne
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...monumentale villa, i pavimenti di marmo riecheggiarono sotto le sue scarpe, quando arrivò davanti alla porta del grande salone la voce del fratello le disse:
"Sorellina sei tu?".
"Sì Alessio".
"Vai da nonna Isa vuole parlare con te" -
"Ok vado"
La ragazza cominciò a salire il grande scalone di marmo, con la coda dell'occhio sbirciava i quadri appesi alle pareti, i quadri rappresentavano i suoi antenati, però quando arrivò davanti al quadro di una giovane si fermò. Dipinta nel quadro c'era una giovane donna, ma la cosa più straordinaria era che la giovane era identica a lei, lunghi capelli neri ondulati, occhi castani scuri, naso in su, labbra morbide e ben disegnate, e aveva anche il suo stesso nome, Ivonne, ogni volta che guardava quel ritratto si sentiva strana, confusa, angosciata, un peso opprimente che la soffocava, e per ultimo provava una tristezza infinita, sospirò, aveva ancora qualche gradino prima di trovarsi sul pianerottolo, ma non ebbe il tempo di fare un passo, una fitta lancinante a un fianco la colpì, fu così doloroso che svenne lanciando un grido. Ivonne non seppe quanto tempo rimase priva di sensi, ma in quel periodo sognò o vide la ragazza del quadro che gli ripeteva: "Cerca lo scrigno, cerca il cuore, cerca il nostro cuore". Ivonne aprigli occhi e incrociò lo sguardo preoccupato del fratello, sua madre le stava passando una boccettina sotto il naso, mentre sua nonna gli teneva la mano e le sussurrava;
"Coraggio piccola mia".
"Nonna, io..."
"Sssst, ora devi riposare domani parleremo".
"Ma nonna, la ragazza del quadro, io...".
"Lo so, ma parleranno domani".
La donna s'alzo e usci dalla stanza, lasciando la nipote confusa e perplessa.
Composto sabato 1 maggio 2010
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