Scritto da: Stefania Meneghella

Profumo


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...Qualcosa di brutto come dei fiori appassiti.

2007. Altea conservava sul suo comodino ancora i fiori regalatale da Cloe. Erano divenuti brutti, vecchi, cupi e secchi. Ogni sera, prima di coricarsi restava lì a guardarli per un po'. Non erano solo fiori. Erano ricordi. Erano i fiori donatale da suo padre prima di morire, i fiori che aveva scorso risvegliatasi dal coma, gli stessi fiori che avevano ucciso Cloe. Ogni sera, si addormentava con il loro profumo, un profumo di fiori morti. Per lei Cloe era questo. Era un fiore. E, a tre anni di distanza, annullò ogni suo pensiero positivo, continuando a credere nell'inesistenza del per sempre. Che nulla sarebbe potuto tornare. Era una giornata invernale e, d'inverno, i fiori non esistono più. Si recano in un mondo che nessuno conosce. Questi pensieri le ruotavano nella mente quando Jason, bambino di dieci anni, le si avvicinò e la abbracciò in modo speciale. E, in quell'istante, con il profumo dei fiori che l'accompagnava, aveva tra le braccia il profumo di Cloe. Ciò che restava di lei. Era come un fiore che, appassito, aveva lasciato la sua traccia nel mondo. Aveva fatto capire che lei era esistita. E tutto questo nessuno sarebbe stato capace di portarglielo via.
Nemmeno il profumo dei fiori...
Composto mercoledì 15 agosto 2012

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    Scritto da: Stefania Meneghella

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    :-))
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    Ancora grazie .. sei molto gentile!
    3
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    Sei brava.
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    Grazie :)
    1
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    Bella.

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