Lillith in città

Sono finita tra le braccia di Luca in un pomeriggio di pioggia. Correvo grondande d'acqua per fare ritorno a casa. Il rumore dei tuoni rimbombavano come bombe di una guerra. Inutilmente ho cercato riparo sotto i balconi dei palazzi e poi ho fatto una corsa verso il mio portone. Ho sentito un tonfo e mi sono fermata addosso ad un uomo alto moro, elegante con un bell'ombrello scuro che teneva sospeso sopra noi. "Attenta mi ha detto troppo tardi." Si è scrollato di dosso la mia acqua sul paltò e mi ha guardato. Vuole un passaggio mi ha chiesto osservandomi. "Veramente io abito laggiù e sono arrivata." Non mi ha fatto dire più nulla e mi ha accompagnato fino alla porta. Non sapevo cosa dire, l'ho trovato così galante ed ho sbiascicato un timido grazie. Ho preso la chiave dalla borsetta e invano cercavo di aprire il portone. Lui mi guardava divertito. Stava andando via ed invece voltandosi per un ultimo saluto si è accorto della mia difficoltà. Si è avvicinato a me e mi ha detto: "Vuoi che provo io hai le mani bagnate..." La mia mano era sotto la sua. Una mano grande, tiepida, asciutta ... [segue »]

Francesca Genna

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