Scritto da: Silvana Stremiz

Senza


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...invasi culo blocco unico solco grigio invaso. Vero rifugio finalmente senza uscita in pezzi sparsi quattro pareti all'inclietro nessun rumore. Spazi senza fine terra cielo confusi tutto immobile non un alito. Facce bianche senza tracce occhio calmo testa ragionante nessun ricordo. Rovine sparse grigio cenere tutt'intorno vero rifugio finahnente senza uscita.
Grigio cenere corpo minuto solo in piedi cuore che batte faccia fissa lontano. Tutto bello tutto nuovo come in quei giorni benedetti regnerà l'infelicità. Terra sabbia grigia come l'aria il cielo il corpo le rovine sabbia fine grigio cenere. Luce rifugio bianco assoluto facce senza tracce nessun ricordo. Infinito nessun rilievo corpo minuto solo in piedi stesso grigio dappertutto terra cielo corpo rovine. Faccia verso bianca calma quasi raggiunta occhio calmo finalmente nessun ricordo. Ancora un passo uno solo da solo nelle sabbie nessun appiglio lo farà.
Spento aperto vero rifugio senza uscita verso cui da tanto lontano dopo tanti falsi. Sempre e soltanto silenzio così grande che in innnaginazione quelle risate da pazza quelle grida. Testa attraverso l'occhio calmo tutta luce bianca calma nessun ricordo. Chimera la luce l'aurora che dissipa le chimere e l'altra chiamata crepuscolo.
Andrà sulla schiena faccia verso il cielo riaperto su di lui ... [segue »]

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    Scritto da: Silvana Stremiz
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    Composto nel 1969

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