Dal taccuino dei ricordi
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Da bambina abitavo nella casa dei nonni: una casa di corte con ingresso comune dalla strada da un portone grande e una porta in legno.
Nel cortile c'era una pergola d'uva; sotto il pianterreno c'erano le cantine fresche e scure con la volta a botte e il pavimento di terra; intorno c'erano orti e giardini.
Abitavo al piano terra con al primo piano una camera che divenne degli ospiti.
La casa era divisa in lotti e appartamenti, a cui si giungeva salendo una scala con gradini in pietra che portava a tre ballatoi in pietra con ringhiera in ferro, una sorta di lunghi balconi in comune, lungo i quali si accedeva alle dimore.
Non c'era il bagno all'interno, ma un unico wc esterno in comune, situato per il pianoterra in fondo al cortile, e al primo, secondo, terzo piano al termine di ciascun ballatoio. Gli infissi erano in legno come le gelosie alle finestre e alle porte.
Ricordo i miei cugini, gioiosi e spensierati giochi in cortile e al portone; il profumo dei soffritti e dei minestroni, l'aroma della pasta appena sfornata, del risotto con la saporita, il buon odore delle frittelle di mele, ma anche quello dell'erba umida dei ... [segue »]
Composto sabato 11 luglio 2015
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