Lui e Lei
D'improvviso le si fece vivo il ricordo dell'anno passato. Quel ricordo. Il sole si dileguava, pigro, nel cielo estivo ferito da solchi violacei, e si scomponeva in infinite scie dorate; moriva così il giorno sull'intenso traffico milanese. Le sue braccia avvolgevano il suo piccolo corpo bianco latte. Lei si sentiva al sicuro mentre lui la proteggeva. Lui l'adagiò sul letto dalle lenzuola rosa, sfatte, forse vissute già da qualche notte; sfiorava con le dita il suo giovane viso, percorreva con l'indice la linea sottile delle sopracciglia mentre con lo sguardo scivolava nei suoi occhi, e scendeva fino a disegnare il contorno delle labbra; un cuore di cui lui si stava prendendo molta cura. Lei lo guardava senza parlare, trafitta in petto da una sensazione di paura narcotizzata dal piacere. Socchiuse gli occhi. Lui le accarezzò le palpebre con le labbra e baciò il suo sorriso. Lei era felice come una bambina di fronte al suo primo gioco; sapeva però benissimo che lui non si trattava per nulla di un gioco. Lui l'amava fino al confine dell'anima, ammesso che un confine esista. Ripercorse le sopracciglia con le labbra, scandendo il percorso con lievi e piccoli baci. Lei prese le sue mani e le custodì sul suo cuore.
Composto mercoledì 2 settembre 2015
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