Lui e Lei
Aveva appena smesso di piovere. Lei amava assaporare quell'umido odore distillato dal cielo e appena assorbito dall'asfalto caldo, confuso tra l'incenso e l'erba tagliata. Aveva l'anima piena di lui, piena delle sue carezze che le avevano sciupato il cuore, piena della sue grida che le avvolgevano i sensi durante le notti di piacere. Osservava la luna sedersi e riflettersi sul ciglio del marciapiede bagnato dall'acqua piovana mentre la stanchezza a poco a poco si stava impossessando di lei, fino a tentar di sedurla per portarla con sé tra le lenzuola dove l'avrebbe accarezzata a piccoli sfiori. E cominciò a sognare. Sognava le sue mani che più volte avevano esplorato, delicate, quei sentieri del corpo inespugnabili e sentiva di nuovo le sue dita che giocavano con il suo mento leggermente accennato, di bambola di porcellana, quasi appena uscita da un quadro preraffaelita e già così gravida di baci. Quelle dita che poi si intrecciavano e si confondevano ai suoi neri capelli avevano la consistenza della sua stessa voce, la voce di uomo maturo che era lì, pronto a proteggerla.
Composto giovedì 3 settembre 2015
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