Scritto da: Giulia Testaquatra

Irraggiungibile


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...dovuto farmi star bene ma che in realtà non mi dava nessun sollievo.
Il cuore colmo di dolore, un dolore che sentivo in un modo strano, quasi non mi appartenesse un giorno e quasi mi prendesse tutta il giorno dopo.
Una volta tesi pure la mano verso la tua.
Non sentii nulla, non provai nulla.
Era fredda la tua mano, era rigida e ferma.
Avevo 8 anni la mattina che mi portarono via da casa mia.
Sentivo solo un suono ritmico e assordante dentro la mia testa.
Le urla ininterrotte di mia madre.
L'assenza di mio padre.
Era gennaio.
Il 20 se non sbaglio.
Faceva freddo, l'aria era densa, piena di spilli che vibravano nel gelo, danzavano, inconsistenti ma taglienti, aspettavano lo scontro con i tanti aliti caldi della gente, li colpivano. Li ferivano.
Io non sentivo nulla.
Solo una vaga sensazione di malessere intorno al mio corpo, alla mia testa, nel mio petto.
Ti cercai ancora una volta.
Sentii mia madre cercarti, parlarti.
Ma non riuscii ad avvertire la tua presenza.
Non seppi mai se fosse colpa mia o tua.
Perché non hai mai ascoltato le mie parole?
Non ascoltasti mai neanche quelle di mia madre.
Erano parole al vento ... [segue »]

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