Piede sbagliato

...incrociare le dita e a urlargli di giocare come si conviene, non possiamo e nemmeno dare la colpa all'arbitro stavolta spiegherebbe questa deragliata. Attenzione a Lasagna. Già. L'accostamento mangereccio ci fa sorridere, ma c'è poco da stare allegri, data la situazione. Non ce la possiamo prendere nemmeno con Lasagna e con le mangiate che non ci saranno certo state, per via della successione di partite durante le feste. Tre partite in pochi giorni, con risultati mediocri, escluso l'1 a 0 contro il Genoa, dopo una prestazione neanche tanto brillante. Insomma, rivogliamo il nostro Cagliari, perché la classifica bugiarda può diventare molto minacciosa. Mandragora dell'Udinese viene espulso, per par condicio, ma i due punti di svantaggio non vengono espulsi. Mannaggia, quando si dice giornata no, ma a volte siamo noi gli autori del nostro destino. Dieci contro dieci, ma il danno è fatto e riaprire la partita sembra una storia sconosciuta. A tratti sembra che il Cagliari voglia attaccare, ma è troppo tardi. Svegliarsi quando il treno è già passato non serve, se non ad aspettare il prossimo. Chiudere l'anno in questo modo ci dispiace, ma finché non arriva il fischio finale dobbiamo crederci. Ce la scampiamo da un altro rigore per l'Udinese. L'arbitro non nota il fallo, malgrado il consulto della var. Meno male, altrimenti sarebbe stata la corsa verso il precipizio, ma scamparcela da un altro rigore non ci aiuta a evitare la vergogna di una sconfitta inspiegabile, perché siamo partiti con il piede sbagliato.