Un amore impossibile, o quasi
Capitolo: 13Scegli la pagina:
Juanita era devota al suo lavoro. Preferiva trascurare se stessa piuttosto delle scartoffie che ogni giorno opacizzavano la trasparenza della maestosa scrivania in cristallo. La sua stanza era arredata con gusto, ma dava la sensazione della trasparenza, della legalità e trasmetteva un messaggio ben chiaro, "attenti a ciò che toccate impavidi visitatori qui è tutto fragile".
Era in vista per la sua disponibilità e propensione a risolvere i problemi di un'azienda che si muoveva con elefantiaca penetrazione nel mercato dell'editoria e della comunicazione.
La professionalità di Juanita era spesso abusata e chiunque le professava la sua indispensabilità. Naturalmente per proprio tornaconto.
Infatti, dal capo redattore al pubblicista, i complimenti e gli elogi abbondavano. Juanita gradiva i complimenti e dava sempre il massimo. Era sempre impegnata ma desiderosa di trovare del tempo per lei.
Intanto i giorni volavano via come crusca al vento e lei sperava di trovare una parentesi temporale tutta per lei.
Quante volte cercai di contattarla, quante volte non ebbi sue notizie e quante altre volte mi scrisse di lasciarla in pace.
La pace che desiderava non era legata alla voglia di liberarsi della mia persona ma piuttosto cercava di fuggire dai suoi dubbi.
I dubbi sono come ... [segue »]
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