Il vecchio e la ragazza
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...che non aveva nessun tipo di lavoro fisso. Ogni tanto gli capitava qualcosa ma saltuariamente e quasi sempre di breve durata. Aveva fatto il guardiano d’una villetta, un po’ di pulizie in vari posti ma null’altro di importante anche se ogni tipo di lavoro è degno di considerazione e rispetto se fatto con onestà e lui di onestà ne aveva da vendere. Da circa un anno però, gli era stata offerta un’occupazione più continuativa, diciamo fissa, pur sempre precaria.
Prestava lavoro infatti nella più grande chiesa della città di Enna, la parrocchia di San Raffaele che raccoglieva un grandissimo numero di fedeli, tutti benestanti, che appartenevano alla parte cosiddetta bene della città e dei paesi vicini.
Fra costoro, vi erano dottori, insegnanti, giornalisti, avvocati, giudici. Il parroco della chiesa, si presentava come un uomo di buon aspetto, giovanile, sulla quarantina d’anni, forse qualcuno di più, si chiamava padre Santino. La cosa che più spiccava in lui erano dei particolari occhialini, tipo Ottocento, da intellettuale, che lo facevano assomigliare più ad un anarchico di estrema sinistra che a un prelato nel pieno della sua missione. Lo si vedeva sempre circondato da donne, da signore, alcune delle quali molto avvenenti. Vi lascio ... [segue »]
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