Il vecchio e la ragazza
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...in un silenzio irreale, come un urlo senza voce. Vi era soltanto la sua follia, forse chiara e consapevole, cupe ombre minacciose che si addensavano su di lei travestite da un'atmosfera di lucida estasi. Era il dramma della sua ansia angosciante, la disperazione di tutto il suo essere, forse creato da Dio ma poi lasciato a se stessa, priva di identità, priva di vita, impossibilitata di comunicare, di capire e farsi capire. E continuava a vagare senza meta tra i labirinti della sua mente, immaginando di fare con chiunque sesso senza amore lasciando entrare in lei col pensiero una infinità di corpi uno dopo l'altro, osservando disperata riflesso in uno specchio, quel fantasma che vi era al posto suo. Fia non avrebbe voluto mai essere nata, voleva chiudere gli occhi e scomparire in un attimo, un nuovo e brutto inverno era in lei e le dava la sensazione di crollare da un momento all'altro come una foglia che stava per staccarsi dai rami. La ragazza non trovava le parole per spiegare ciò che aveva, ogni cosa intorno le appariva sadica e crudele. Inutile sforzarsi di essere normale, non poteva fingere a se stessa, non avrebbe mai funzionato. Trascinata dentro un ... [segue »]
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