Il vecchio e la ragazza
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...di colore. Questi pensieri, se da un lato la terrorizzavano, dall’altro la eccitavano tantissimo. La fantasia ormai non conosceva più limiti. Immaginava di essere legata ad un letto e di essere presa a schiaffi e pugni, insultata, umiliata. Una fantasia che più che farle paura, la stimolava ancora. Immaginava di essere sodomizzata, un pensiero che le aveva fatto sempre ribrezzo perché animalesco e contro natura ma che ora, pensava le sarebbe piaciuto provare con chiunque le capitasse a tiro. Con la fantasia tutto è lecito e consentito, non si viene condannati e Fia continuava il suo viaggio senza sosta verso l’abisso o il paradiso. Era caldissima ma non per il clima, era il suo corpo in fiamme, era una brace di desiderio, capace di bruciare chiunque l’avesse toccato. “Ma chi può toccarmi all’infuori di me sola?”, pensava la piccola Fia, “Vivo in un paesino isolato dal mondo, peggio di una prigione”. Sì, una prigione e immaginava di trovarsi lì, bellissima e giovanissima, nuda sul lettino di una cella, palpata e violentata da detenuti che sicuramente dovevano avere una gran voglia, vista l’astinenza. Il terrore di trovarsi in quella situazione si mescolò al desiderio di volerci essere e la ragazza arrivò ... [segue »]
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