L'equilibrista è o un matto o una persona che ha completamente fiducia in se stesso. Lui affronta la vita su di un fune, sospeso in aria senza punti di appoggio salvo al sua fortezza. Percorre piccoli passi, cercando in ognuno di questi la stabilità, la certezza e la chiarezza dei movimenti. L'equilibrista sente il vuoto intorno a se e l'unico modo che ha per sopravvivere è andare avanti. Non può voltarsi indietro perché perderebbe l'equilibrio e non può guardare in basso perché avrebbe le vertigini e cadrebbe. Può solo guardare avanti a testa alta, cosciente che quella fune ha una fine e che arriverà a breve alla base. Lì troverà le persone che lo hanno incitato ed incoraggiato a fare questo percorso; potrà finalmente abbracciarle cosciente di avere affrontato se stesso, la vita e di esserne uscito vincitore. Dalla base potrà finalmente guardarsi indietro e vedere il vuoto che ha superato e prendere coscienza dell'altezza che ha vissuto. Da lì potrà guardarsi indietro e vedere le persone che gli hanno fatto cominciare questo percorso; mostrargli che finalmente ha raggiunto una base solida e forte di questa conquista potrà scegliere cosa volere nella vita, perché sa bene chi è e che cosa è diventato. L'equilibrista vive ogni attimo del suo percorso senza lasciare nessun passo al caso, vivendo questo percorso come l'ostacolo più grande, certo della sua fortezza e del suo coraggio, consapevole che l'unico modo per raggiungere la salvezza è passare per questa fune; sua croce e sua delizia.
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