L'abete bianco
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...comunque sufficiente a togliere al bambino la sensazione di benessere donatagli dal magico semino. Rimase in ospedale due giorni prima di essere dimesso in attesa dei risultati degli esami. Una settimana dopo, al ritorno da scuola, Victor che aveva solo sette anni e frequentava la seconda elementare aveva trovato la madre al telefono con il dott. Renzi e mentre parlava l'aveva sentita piangere e pronunciare una parola difficile: leucemia. Abbassata la cornetta del telefono, la donna gli aveva detto che per un po' di tempo non sarebbe andato a scuola e che avrebbero dovuto trasferirsi in un'altra città. Giunto nella nuova città, Victor apprese subito che a ospitarlo non sarebbe stata una casa, bensì il reparto pediatrico di un ospedale. Dopo pochi giorni trascorsi nel grigiore dell'ambiente ospedaliero, il bambino manifestò alla madre la volontà di dipingere di verde le pareti della sua stanza e di disegnare su una di esse un grande abete bianco. La mamma gli aveva ovviamente subito segnalato la necessità di chiedere il permesso al direttore dell'ospedale. Tuttavia, l'indomani, la donna si presentò al figlio munita di vernice e di pennelli dicendo che in fondo non era indispensabile chiedere il permesso. È superfluo infatti spiegare che ... [segue »]
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