La vita in musica
Un lettore e la voglia di cambiare.
L'unico bagaglio di un sognatore, reo solo di essere al mondo per amare.
La canzone cambia. Muta col mutare degli stati d'animo. Come a voler rispettare il profondo silenzio radicato nel dolore, nelle pene sofferte.
Ed è sempre più vero...
Certe canzoni ti riportano indietro nel tempo.
Alla spensieratezza dei 15 anni, dove l'unico pensiero è il divertimento.
E poi dritti sino all'anestetizzato senso della vita dei 20 anni. Dove, ottenebrato da una società che non funziona, cerchi un riparo sicuro in mezzo al deserto convinto che potrà salvarti quando sarà il momento.
Ed è proprio lì che a volte ci si sofferma...
Le canzoni scivolano via, una dopo l'altra, e ti ritrovi sempre fermo. In quel lembo di terra dove sei salvo, dove non hai mai disperato o sofferto.
Dove le tue labbra non conoscono l'amarezza che una lacrima può contenere e dove ti piacerebbe rimanere in eterno.
Dove i giorni potrebbero passare inesorabili l'uno uguale all'altro, senza emozione, senza carattere. Un burattino mosso dalle melodie.
Perché, sono proprio le melodie che vengono interpretate. Dove un allegro andante, o un moderato possono risvegliare quell'assopita voglia di vivere, e dove un lento può riportarti alla vista un ballo andato ed un cuore che batteva per qualcuno.
Ed in questa vita, paragonata ad un allegro, ci si rispecchia tutti in una melodia.
La cara vecchia ballata della vita.
Composto domenica 6 giugno 2010
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