Lettera a mio padre
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...grida di mia madre, che un po' per isterismo un po' per mancanza di cervello, ha lasciato traumi in me... Ho conosciuto un uomo che ho sposato, un uomo violento, un padre padrone, che ha reso la mia vita ancora più sofferente. Nel mio cammino di donna ho incontrato solo persone false, bugiarde, maledendo più volte il giorno che sono nata... Anche mia madre me lo ripeteva che sarebbe stato meglio che non fossi nata... Conoscere il livore da bambina, non ha influito su di me... Ho cercato di farmi un carattere, tutto mio, traendo spunto da lati negativi che la vita mi insegnava. Mi sono sempre ripetuta che non avrei mai commesso io ad altri, quello che subivo, sarei stata diversa... Ho conosciuto il male, si, il male della malattia... Un male che uccide, che hai assaporato anche tu, combattendo contro in unisono.
Cercando di non cedere alle sofferenze... Era la prima volta che ti sentivo vicino, anche se a dividerci sono state le distanze... Io sono guarita e anche tu, questa mia forza l'ho ereditata da te, il coraggio di sfidare la morte la devo soprattutto a te, che mi incoraggiavi a non arrendermi... Adesso dopo il divorzio,... [segue »]
Composto mercoledì 19 maggio 2010
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