Crescere

Ero piccolina, avrò avuto intorno ai 6 anni quando capii che tutto intorno a noi ha una fine.
Stavo giocando all'ombra della quercia situata nell'aia dei miei nonni. I nonni vivevano in campagna ed avevano un piccolo appezzamento, i miei genitori, quando dovevano spostarsi per problemi di lavoro, lasciavano spesso me e mio fratello, di 4 anni minore di me, a casa loro.
Un giorno, stavo giocando da sola, impastavo terra ed acqua con le formine e poi le mettevo a "cuocere" in una vecchia gabbia per conigli in disuso, ero felice, canticchiavo ed ero sicura che non ci fosse altra felicità più grande di quella, vicino a me c'era mio fratello che giocava con le macchinine, anche lui era immerso nei suoi sogni.
Era tutto così magico, così sereno, era tutto perfetto, un mondo da bimba incantata.
Ad un certo punto arrivò mia nonna, si guardò intorno e con noncuranza mi disse che l'indomani il nonno avrebbe distrutto quella vecchia gabbietta perché troppo logora, era ingombrante e brutta da vedersi, per lei era così semplice e logico, non si accorse che io ebbi un tuffo al cuore e che le lacrime avevano riempito i miei occhi, un'improvvisa tristezza ed ... [segue »]

Anonimo