Sotto al cielo
Scegli la pagina:
...parole del gabbiano, tuttavia notò le due "cose" strane e grandi che uscivano dal corpo. "Soffrirà di qualche malattia", pensò il roditore. Il gabbiano si accorse che il topo stava fissando le sue ali. "Poverino. Sarà stato attaccato dai mostri che lo hanno reso sordo e gli hanno rubato le ali". Impietosito, lo afferrò con il becco e lo portò a passeggio per i cieli. ' Per lo meno potrà placare la sua nostalgia ', pensò, mentre volavano. Poi con grande delicatezza lo depose al suolo. Per alcuni mesi, il topo fu una creatura profondamente infelice: aveva conosciuto l'alto dei cieli, aveva visto un mondo vasto e bello. Ma, con il passare del tempo, finì per riabituarsi a essere un topo, e pensò che il miracolo che aveva illuminato la sua vita era soltanto un sogno. -
Forse i sogni sono da stupidi, o forse sono gli stupidi che non sognano, o forse i sogni li viviamo veramente ma una volta scesi dalla giostra pensiamo sia stata tutto frutto dell'immaginazione. O forse mi sto facendo un gran viaggio io.
Qualcuno una volta ha detto, o ha scritto, che lo specchio riflette in modo esatto, non commette errori perché non pensa. Be allora tutto quello che ho scritto è solo un errore. Forse io penso troppo. O forse sono solo un topolino alla ricerca del suo gabbiano - ma intanto ci si proietta in avanti verso una nuova avventura "sotto" al cielo.
Composto martedì 28 settembre 2010
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti