Il mondo che vorrei
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Adoro alzarmi la domenica all'alba, stare sul balcone ad ascoltare il silenzio, godermi la natura che si risveglia nel giorno di festa quando il mondo ancora dorme, udire i primi cinguettii degli uccelli e i grilli che cantano, che magia. Gli alberi già rigogliosi sintomo della primavera inoltrata vibrano incapaci di resistere all'ultima brezza fresca della notte, ti accarezza il viso, ti fa sentire libero. Un gatto cammina indisturbato, passa di giardino in giardino a segnare il suo territorio, al mio richiamo si blocca e mi fissa con lo sguardo strafottente, tipico dei felini. Mentre sorseggio il caffè con la solita goccia di dolcificante che lascia un retrogusto amaro e mi godo attimo per attimo tutto questo, comincio a pensare, penso al mondo, penso a quello che stanno guardando i miei occhi ora, che è tutto un bluff che il mondo purtroppo non è solo questo. Non è questo quello che voglio. Mi piacerebbe un giorno svegliarmi e sapere che le industrie d'armi sono fallite per mancanza d'acquirenti, sapere che non si terranno più i g8, g9, g10, g23 perché non ci sono nazioni più ricche e potenti di altre e il debito pubblico del terzo mondo finalmente azzerato. Vorrei ... [segue »]
Composto venerdì 14 gennaio 2011
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