Buio apparente
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Il palmo della sua mano sinistra si posava con delicatezza sull'ampia finestra del salone, il primo piano regalava un splendida vista del suo giardino. Stava osservando in quell'istante il suo unico amore andare via, allontanarsi. Ancora una volta avevano discusso.
"Non voglio più vederti. È finita!"
Aveva qualche minuto prima sentenziato il ragazzo. Non aveva lasciato dubbi. Stavolta era finita davvero. Lei lo sapeva.
Un lampo nel cielo scuro in lontananza. Un flash, come fosse stata scattata una fotografia, l'ultima. Il ragazzo si apprestava ad attraversare il giardino.
Poi scomparve, inghiottito dall'oscurità.
Poi il tuono che venne squarciò i suoi tristi pensieri.
La ragazza sentì il motore di un automobile accendersi. Il ragazzo spinse il pedale dell'acceleratore, il rombo riempì il vuoto lasciato dal tuono. Le ruote emisero un grido acuto nella notte più lunga della sua vita. Dopo quella notte non gli rimase più nulla di lui, a parte quell'ultima "foto" scattata di spalle.
La sua mente, il suo cuore amarono ancora, per molto tempo. Tutte le notti, per un tempo indefinito.
Pensò che quel libro avesse meritato un finale migliore, pensò addirittura che il romanziere ebbe dimenticato di scriverlo. Pensò, pensò moltissime cose.
"Ancora una volta ho fallito. È ... [segue »]
Composto lunedì 20 febbraio 2012
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