Lettera aperta.
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...le dobbiamo estorcere dalla mia vita emivita parkinsoniana?
Goccia a goccia tutto è stato eroso dal mio corpo atletico esautorato
non c'è più salute per vivere l'anima esaurita in testa picchia al cuore si perde
nel vivere per soddisfare le ragioni del cuore sempre più privo d'amore
con le ragioni della mente non c'è più dialogo.
Con gli eventi invivibili Caino gode in questi momenti approfitta di noi,
quando il cuore è scarso d'umanità i parkinsoniani sono rei confessi
di reato contro la comunità della famiglia.
Sono esseri privi di salute votati al disordine sociale attaccati dall'umanità
al sopravvivere additati quando comoda è la disabilità.
Incurabili esistono, ancora.
Composto martedì 1 maggio 2012
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