Cosa sei disposto a perdere?
Fintanto che non ci si sofferma a riflettere su quanto l'altro è disposto ad investire, niente di quello che riusciamo a dare sembra così immenso, così complicato, profondamente, esageratamente complicato. E quando quell'attimo, quel terribile, crudo, ma tanto utile attimo, ti fa vedere quel crudele gioco al risparmio quell'evitare di dare e darsi, quel conservare, celandoli egoisticamente, angoli di sé, ti fa sentire, senza che si pronuncino, quei non posso che stracciano violentemente nel tuo cuore anche le minime, banali, dovute speranze, allora ti senti obbligata a fare una scelta nel tuo cuore, quella scelta che mai si dovrebbe fare, di prendere in mano lo scalpello per asportare la cosa più nobile di questo sentimento, lo slancio spontaneo che svilito si vede costretto a fare i conti con quel perverso gioco di strategia che inesorabilmente porta a vivere con disincanto anche il più grande amore.
Composto martedì 1 novembre 2011
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