Una sera, un amico mi ferma, guardandomi dritto negli occhi e serio, mi chiede: "perché sei così fredda?" Io con un sorriso finto gli risposi: "perché sono nata antipatica, non posso farci nulla". Lui ancora serio mi disse: "Lo so che non sei antipatica. Non sei nata così, una volta eri diversa. Ti si legge negli occhi che la tua è solo un'autodifesa per non affezionarti a nessuno, e so anche che hai paura. Perché questa è causato dalla paura, di avere una nuova delusione o di non trovare qualcuno che ti apprezzi o paura che t'illuda. Ma non puoi essere sempre così, non con tutti, almeno non con gli amici che ti vogliono bene e che ci sono sempre stati per te, devi essere una persona migliore almeno per loro, per quelli che ti conoscono come le tasche dei propri pantaloni. Li riconosci da sola, loro non se ne andranno mai, solo se tu non gli fai del male. Piangevo come una bimba a cui è stata tolta la propria bambola preferita e gli risposi: 'Hai ragione non ero così. Ma qualcosa mi ha cambiato così tanto dentro che adesso non riesco a fidarmi nemmeno dei miei amici più cari ed ho paura perché m'immergo troppo in tutto: nelle canzoni, nelle promesse, nell'anima della gente e non voglio più essere così. Vero, essere antipatica per me è un'autodifesa, non perché io ti voglia trattare male ma solo perché evito di affezionarmi così. Che brutta cosa la paura. Quando si è feriti dentro si cambia. '