Dovetti addormentarmi e non ritrovarti al mio risveglio. Dovetti scoprire la tua fuga, il tuo tradimento. Furore! Gli occhi rossi di cagna mutilata. Anima bianca, ora bruciata, angelo caduto. Scelgo tinte cupe per il mio abito da sposa. Ripiegata sul mio grembo vuoto piango senza posa. Il trucco sciolto, tolgo il rossetto col dorso della mano, strappo via le perle, getto via qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di regalato, qualcosa di prestato. Ferro rovente caustica la ferita aperta, generando dolore su dolore. Impasto la mia carne per ritrovare le ossa che non sento, mischio le mie ossa per ricordare la morbidezza della tua carne. Essenza dell'assenza, assenza dell'essenza, quintessenza della tracotanza. Sento la forza dei venti e dei temporali dentro me. Sono in tempesta! Mi hai fatto vulcano! Sferro l'ascia: sindrome, divina mania. Lacrima rossa, vetro infranto, scheggia in aria che ferisce il mio piede destro. Vedi solo il mio sguardo sinistro. Vedova ed orfana, stuprata ed amputata. La lingua percorre la terra che calpesti ed assaggia le orme dei passi amati per risentirne il sapore conosciuto e fiuto la tua scia per ritrovarti. L'ira di cui mi copro è la stessa di cui mi spoglio per vestire ... [segue »]

Mariella Buscemi

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