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...di rassegnarsi alla tiepidezza abituale, sono votati al crollo. Nello sfacelo di quanti vivono in regioni insolite si ritrova l'aspetto demoniaco della vita, ma anche la sua insufficienza, il che spiega come mai essa sia il privilegio dei mediocri. Solo costoro vivono a una temperatura normale; gli altri si consumano a temperature in cui la vita non resiste, in cui non si riesce a respirare se non stando con un piede al di là di questa. Non posso apportare niente al mondo, giacché non ho che un metodo: quello dell'agonia. Vi lamentate che gli uomini siano malvagi, vendicativi, irriconoscenti o ipocriti? Vi propongo il metodo dell'agonia, con cui sfuggirete temporaneamente a tutti questi difetti. Applicatelo a ogni generazione, e ne vedrete subito gli effetti. Può darsi che così anch'io mi renda utile all'umanità! Ricorrendo alla frusta, al fuoco o al veleno, fate provare a ogni agonizzante l'esperienza degli ultimi istanti, affinché conosca, in un supplizio terribile, la grande purificazione indotta dalla visione della morte. Poi lasciatelo andare, lasciatelo fuggire in preda al terrore, fin quando, finito, stramazzerà al suolo. L'effetto sarà, ve lo garantisco, straordinariamente più efficace di tutti quelli che si otterrebbero per le vie normali. Se solo potessi portare il mondo intero all'agonia, per purificare le radici stesse della vita! Le incendierei con fiamme ardenti e insinuanti, non per distruggerle, ma per dar loro una linfa e un calore diversi. Il fuoco, che appiccherei al mondo non porterebbe alla rovina, ma a una trasfigurazione cosmica, essenziale. Così la vita si abituerebbe alle alte temperature, e non sarebbe più un ricettacolo, di mediocrità. E forse, in questo sogno, la morte stessa cesserebbe di essere immanente alla vita.
Composto lunedì 29 aprile 2013
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