Sono rinchiusa nella mia stanza, tra le mura della mia vita. Rinchiusa perché non ho la forza di urlare al mondo tutto il mio rancore e la mia rabbia nei suoi confronti. Vorrei alzarmi da quel letto per sostituire un pugno con un abbraccio, vorrei accarezzare quei cuori deboli e indifesi, vorrei donare il sorriso a chi ne ha più bisogno, vorrei veder brillare gli occhi di un bambino. Ma non pensate mai ai bambini voi? A quanto possa essere meraviglioso donargli un po' di felicità, anche solo con un abbraccio o una carezza? Non vi viene mai in mente che tutta questa continua guerra, questo uccidere senza una ragione, questo possesso, possa rovinare soprattutto loro? E ora ditemi, voi che vi mostrate così forti, così potenti ai nostri occhi: non avete dei bambini, una famiglia a cui tornare la sera, una felicità da donare, degli occhi da guardare, un sorriso da costruire? Perché volete rovinare quel poco di buono che c'è nel mondo, perché dovete sempre distruggere tutto, con le vostre maledette armi? Ma davvero preferite le armi a quel sorriso? Davvero non vi importa di quei due occhi che brillano? Sono come oceano, ci si può tuffare dentro. E sono colmi di amore. Tutta la nostra vita si basa sull'amore. Che vita potremo mai avere se ci togliete anche quello? Vi prego, prima di agire, prima di basare l'intera vostra esistenza sulla guerra, guardate un bambino che sorride e capirete tutto. E lì il segreto della nostra felicità.
Composto domenica 8 settembre 2013
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