Certe circostanze, certi volti, certe emozioni neppure le ricordi. E fin qui vivi tranquillo. Respiri, cammini, osservi: vivi. L'asfalto è grigio ed il cielo azzurro, il mare salato, le montagne alte e innevate. E poi... poi. Poi è come una piroette: un istante, un vortice, e tutto ruota, sfocato. L'asfalto diventa azzurro ed il cielo salato, il mare grigio e innevato. E le montagne, loro son fuggite. La colazione al bar sembra aver perso il suo sapore, e a fatica distingui il cappuccino dal consueto bicchier d'acqua che l'accompagna. Ti gira la testa. Provando ad immaginare l'interno del mio cranio, ora, vedrei solo un maremoto ed un battello. Carico di pensieri, quest'ultimo, d'immagini, ricordi, persone. Pesantemente, getta la sua ancora. E vaga, e sprofonda, e gli abissi la inghiottono. Respiri, cammini, osservi, vivi anche ora. Ma è diverso. È pesante, questo vivere. Come un'ancora, come l'ancora. E così trascorrono le tue giornate: la tua vita è intrappolata in un battello. Fisso, immobile, quieto nel tuo oceano a soqquadro.
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