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...sovrano di questo stato! Chi ha il lavoro acquisito ha il diritto di tenerlo. L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.
Lui, allarga i suoi occhi chiari come il cielo divisi da un ciuffo scuro ribelle. I capelli sono corti ben pettinati. Ha il corpo asciutto, normolineo, abbigliamento pulito i colori sono ben accostati.
Appoggiato al mobile basso che ho di fianco si regge con una mano per sostenere la posizione arcuata dell'alto busto rivolto verso me per l'ascolto.
Mi guarda un attimo in silenzio, poi, pensieroso mi saluta.
Esce dall'ufficio e penso che non lo rivedrò più.
Invece, ci rincontriamo subito dopo nel corridoio.
È diretto verso il suo ufficio.
Lo saluto con un cenno.
Lui si avvicina e quasi a bassa voce mi dice:
Sono super controllato! (Anche io) sono stanco. Penso di licenziarmi. Non ce la faccio più, firmo il prepensionamento. Molti contributi li ho già versati inoltre, posso vivere di rendita.
Non gli credo.
E come vivrai?
Mi faccio mantenere dai genitori.
Non me la sento di dirgli che non siamo eterni. Non tutti ci pensano.
Continua a parlare: Vedrò, mi pagherò da solo i contributi se ci riesco. Poi prendo la pensione.
E quanto ti danno?
Sicuramente mi daranno 300,00 euro.
Ti bastano? Come fai?
L'importante è che mangio. Se ho mangiato ho risolto il problema più grande.
Non ho parole.
Non mi aspettavo questa risposta. Come si fa a vivere un intero mese con 300,00 euro mi chiedo. Con questi soldi non si può pagare neanche un affitto. Non si costruisce nulla.
Cosa sta accadendo.
Non sono io che devo dare questa risposta e taccio.
Composto martedì 4 marzo 2014
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