C'era una voltra di pietra

...se ritenute degne, iscriverle nella prestigiosa carta dei vini. Un suo grande orgoglio. Ogni vino per appartenervi veniva selezionato e provinato con cura e severità. Uno scaffale, sotto la volta di pietra, ospitava pro tempore le selezioni di bianco e di rosso. Ogni viaggio era l'occasione per cercare candidate, il fornitore del vino spesso portava bottiglie di ogni genere e tipo. Lino poi le depositava al fresco della volta in sasso e attendeva. Diceva che ogni bottiglia ha un suo destino ma il destino non ha una sola bottiglia. Amava legare sorsi della sua vita ai profumi e ai sapori di Bacco. Se capitava qualcosa che lo ispirava, per bene o per male, correva in cantina cercava tra le candidate la più adatta e la onorava. Stappava, versava e assaggiava, puntualmente offriva e condivideva. Saliva al bar, dove era semplice trovare chi, mosso da spirito samaritano si fermava ed aiutava a raggiungere il fondo della bottiglia. Certo, era a scrocco! Non si può vendere un emozione, si condivide. Per Lino ogni bottiglia era come uno specchio dove l'immagine del momento veniva imprigionata, dove l'emozione veniva battezzata. Per lui un solo bicchiere per gli altri, il resto. Un bicchiere, amato lentamente,... [segue »]

Michele Rondoni

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