La folla, i folli e pilato le mani si lavò
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...gregge che non potrebbe far a meno di un padrone. Il condottiero quasi sempre è stato prima un fanatico ipnotizzato dall'idea di cui in seguito s'è fatto apostolo. Quest'idea ha talmente invaso che tutto sparisce all'infuori di essa e tutte le opinioni contrarie gli sembrano errori e superstizioni. Così Robespierre, ipnotizzato dalle sue chimere che idee, che adoperò i procedimenti dell'Inquisizione per propagarle. Mi ha sempre fatto paura Gustave Le Bon nel suo grande lavoro'Psicologia delle follè, un testo che andrebbe studiato nelle scuole e che invece risulta ai più sconosciuto. Nelle folle, le idee, i sentimenti, le emozioni, le credenze possiedono un potere contagioso, intenso quanto quello dei microbi. Questo fenomeno si osserva negli stessi animali non appena essi costituiscano una folla. Il tic di un cavallo in una scuderia è in breve tempo imitato dagli altri cavalli della medesima scuderia. Una paura, un movimento disordinato di qualche pecora, si propagano in breve a tutto il gregge. Il contagio delle emozioni spiega la subitaneità del panico. I disordini cerebrali, come la pazzia, si propagano anche per contagio. Confesso di temere molto le folle, perché le avverto come una massa senza limiti, senza un orizzonte, libera di esplodere, di implodere,... [segue »]
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