Dubbio

...quella settimana in poi, era stata un vero inferno. Non un giorno felice in tutta la sua vita, non che lei lo ricordasse almeno. Che male c'era a dare a quel suo cuore un po' di pace? Certo, più amore avrebbe ricevuto, più dolore avrebbe provato poi. Erano direttamente proporzionali, per grande sfortuna di tutti. Aveva sofferto così tanto... La gioia sarebbe stata cancellata dal dolore, oppure quello sarebbe andato a mescolarsi con l'altro? Almeno la sua piccola zona di luce sarebbe rimasta incontaminata oppure le sarebbe stata portata via? Aveva tanta paura. "Puoi farlo? Puoi farlo, non tanto per me - anche se mi piacerebbe tanto! - ma per te stessa?" Poteva farlo? Condurre il suo cuore verso... cosa? La gioia o il dolore? Non voleva più parlarne, non voleva decidere, non lì non in quel momento. Perché Jasper doveva per forza costringerla a scegliere? Perché prima o poi avrebbe dovuto farlo. Non voleva più stare sola. Tutta una vita di sofferenze, rimpianti e malinconie in contrasto con una vita sì piena di dolore, ma anche relativamente felice e serena. Non poteva più tirarsi indietro. (...)