Parla, perché parlare è un modo unico di farsi capire. Parla, perché ogni giorno ci sono parole non dette che dovrebbero uscire e non rimanere nel cuore, sono cose che vengono pensate ma, alle volte, è troppo difficile. Il cuore parla ma non se ne sente la voce, gli occhi parlano ma non se ne sente il suono, e allora vuoi che niente parli, che niente esprima, e ti chiudi con finti sorrisi e allegria costruita, mentre dentro qualcosa muore. Non puoi piangere perché tutti lo noterebbero subito, il rossore degli occhi resta evidente per troppo tempo. Allora ingoi l'amaro delle lacrime e la gola si stringe così forte da farti mancare il respiro, ma resisti perché resistere è l'unica cosa che puoi fare, fino a quando però? Fino a che non sarai più capace di fingere i sorrisi e costruire allegria. Poi che succede? Succede che le lacrime usciranno anche se non vorrai, succede che non riuscirai più a trattenere la tristezza, e tutti se ne accorgeranno, anche se non vorresti. Da qualche parte deve sfogare questa maledetta rabbia, no? E prima che si sfoghi da sola nel modo sbagliato, non è meglio che sia tu a farla sfogare ... [segue »]