Gli amori estivi
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Di solito ti innamoravi sempre di chi abitava a mille chilometri. Chi erano? Gli amori estivi. Quando ne parlavi dicevi, la mia ragazza del mare. Rmanevano lì gli amori estivi. Come le onde. Duravano un mese o poco più, si vivevano con intensità anche nelle promesse e poi, si tornava a casa. Le distanze si accorciavano sempre con le lettere e con i cuori colorati, i ti amo erano sempre una sorta di disegni. C'era sempre un telefono, solo un telefono, con il disco e quei numeri dall'uno al nove. Il lucchetto con la sua rubrica sempre stropicciata, e la chiave sempre nascosta sotto. Ci chiamavamo fino a quando non iniziava la scuola, parole secche, perché non c'erano offerte. Poi gli amori estivi pian piano sfumavano, perdevano i colori, iniziava l'autunno e si staccavano come le foglie, con delicatezza. Con gli amori estivi non ti lasciavi mai, non finiva con rabbia o rancore, non c'era la parola fine. Finiva così, per mancanza di affetto. Ognuno tornava alle proprie vite, ti innamoravi di nuovo, della ragazza che non aveva distanze, di quella che non c'era fretta d'amare. Il telefono che squillava sempre meno, e quando squillava non era più lei. Potevi ... [segue »]
Composto domenica 10 settembre 2017
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