Benedetta-maledetta estate...
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...fu così gentile che mi riaccompagnò a casa. Lo salutai e fu in quel momento che capii che non mi sarei più dimenticata di quei lineamenti, di quel sorriso, di quegli occhi, di quel modo di fare così trasparente e genuino, così dolce. Ma... sapevo solo il suo nome.
Passò quasi una settimana quando sentii il cellulare -bip bip- era un sms... -Ciao, ti ricordi di me? Sono M. Come va? Ho chiesto il tuo numero a tuo cugino... posso tenerlo?- Era proprio lui, non potevo crederci, il ragazzo dagli occhi blu.
Casualmente lo rividi due giorni dopo in un locale vicino casa. Parlammo molto e alla fine della serata ci salutammo a malincuore con un dolce bacio sulla guancia. Cominciammo a frequentarci, ci furono baci, carezze, confidenze, passeggiate, cinema, pizze... stavamo bene... troppo bene. Era un sogno per me... un sogno durato troppo poco... - Sono appena uscito da una storia durata cinque anni, non me la sento di aprirne un'altra, di legarmi, è presto, però tu mi piaci... e tanto! - Ecco come una frase può cancellare col minimo sforzo un dolce sogno... u una doccia fredda, mi annientò con un soffio lui che era così diverso, sembrava così diverso, lui così bello entro e fuori, educato, rispettoso, spiritoso... una così bella persona.
Non era il nostro momento; forse non lo sarà mai.
È da un mese che non lo vedo e non lo sento... chissà se ci pensa ancora a me... mi manca...
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