Un uomo per caso
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Mi ritrovavo seduto ad oziare all'ombra di una secolare quercia su di una panchina al Parco Solari quando, d'un tratto, mi si avvicina un uomo e comincia a fissarmi.
Osservo quel suo viso segnato dal tempo dal quale si evidenziano due grossi solchi che gli rigano la fronte e che sembrano corrucciare il suo sguardo ma,
quando comincia a parlare, dalla sua calda e pacata voce, si rileva una non prevedibile marcata serenità e così mi dice:
Uno scrittore italiano afferma che l'ipocrisia imperante è lo strumento migliore per valutare il grado d'involuzione dell'uomo ed è così che,
in questo scenario di pianificato regresso, in un mattino del mese di Luglio, mentre il sole fa capolino da una coltre di solfato di bario,
spruzzata lì ad hoc dai novelli dei dell'olimpo che rispondono al nome di geoingegneri, uno zelante ministro vola oltreoceno dal suo re.
Rimane li qualche giorno e poi, di ritorno in Patria, decide di staccare la spina all'esecutivo di cui è parte integrante dando il la al cinico
e perverso gioco delle parti dal quale si erge il solito mediocre e rimbecillito scenario politico sostenuto a piene mani dall'asservita prostituzione mediatica.
Si comincia a parlare di un bis ed ... [segue »]
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